Comune di Petrosino

 

Rassegna - Incontri al Tramonto per parlare di Antimafia - Petrosino Estate 2015


Le storie quotidiane di denuncia alla criminalità organizzata, la lotta al racket del pizzo, l’utilizzo dei beni confiscati, ma anche i racconti che testimoniano il coraggio di chi ogni giorno si impegna per l’affermazione della legalità, saranno alcuni dei temi che verranno affrontanti nel corso della rassegna “Incontri al tramonto per parlare di antimafia”. Promossa e organizzata  in collaborazione con Libera, nell’ambito delle manifestazioni di Petrosino Estate 2015, la rassegna che avrà inizio venerdì 7 agosto, alle ore 19.00, si svolgerà in un locale confiscato alla mafia, presso il lungomare Biscione di fronte Cala Fossa Nave. 
“Il Comune di Petrosino in questi anni ha chiesto e ottenuto l’assegnazione di beni mobili e immobili di provenienza mafiosa, - dichiara il sindaco -. Tra questi beni ci sono dei terreni e dei magazzini – continua il primo cittadino – in viale Regione Siciliana e un chiosco in località Biscione, Cala Fossa Nave, dalla quale si gode di un bellissimo panorama del nostro mare e delle isole. Vogliamo che questi beni vengano utilizzati per l’educazione al rispetto della legalità, anche con altre iniziative, in un percorso comune e condiviso con Libera (Associazione, Nomi e Numeri Contro le Mafie) e con le altre associazioni del territorio comunale”.


Incontro con Giacomo di Girolamo e Francesco Timo, per la presentazione del Libro "Cosa Grigia" di Giacomo di Girolamo. Giovedì 27 dicembre 2012 al Centro Polivalente.

Incontro con il Vescovo Monsignor  Domenico Mogavero
Venerdì, 4 gennaio 2013, alle ore 18.30, presso il Centro Polivalente di Petrosino si è tenuto il secondo appuntamento con la rassegna “Incontro con l’autore”. In particolare, è stato presentato il libro “La Chiesa che non tace” di Monsignor Mogavero, scritto insieme a Giacomo Galeazzi per le edizioni Bur-Rizzoli. Moderatore dell’incontro con il Vescovo è stato Giacomo Anastasi. Mogavero è componente della commissioni per le migrazioni della Cei ed è vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, la città (con la sua casba, il quartiere arabo antico) dove vive la comunità siciliana più numerosa di musulmani. Nel suo libro, il vescovo racconta l’esperienza di frontiera a Mazara del Vallo, città che s’affaccia sul mar Mediterraneo, quel Canale di Sicilia che, oltre a dare lavoro ai mazaresi, è stato anche un tragico luogo di morte per molti immigrati. Nel libro si parla anche di Silvio Berlusconi, del futuro dell’Italia e delle sfide di oggi. “Per il grande pubblico – ha detto l’assessore al turismo di Petrosino, Katia Zichittella - monsignor Mogavero è il battagliero vescovo che da Mazara del Vallo solleva una voce di protesta contro l’intollerabile situazione dei migranti. Ma il suo impegno, non sempre istituzionale, è iniziato molti anni fa. Che fosse attivo al fianco del cardinale Ruini, o come vescovo della diocesi di Mazara – avamposto cristiano alle porte dell’islam – o, ancora, nella Commissione episcopale per le Migrazioni, Domenico Mogavero non ha mai rinunciato, pur rimanendo uomo di Chiesa, alle grandi battaglie civili. Al contrario, ha continuato a rivolgersi al cuore delle persone, alla sua parte più combattiva e assetata di giustizia”. “In quanto vescovo – ha detto il Vescovo Mogavero durante uno dei suoi interventi - ho in mente una visione di Chiesa e una visione della società e della storia che hanno una loro organicità e coerenza. In tale prospettiva, mi adopero secondo le mie possibilità per mettere in comunicazione Chiesa e società perchè entrambe a servizio della persona in attuazione del progetto di Dio. Se le due realtà, l’ecclesiale e la civile, camminano ciascuno per conto proprio a soffrire sarà soprattutto l’uomo del nostro tempo, incapace da solo di elaborare una sintesi soddisfacente con la quale leggere e interpretare il presente in una luce trascendente, della quale hanno bisogno tutti, credenti e non credenti. Vanno allora compresi in questo contesto, le mie prese di posizione, che non sono fatti episodici ma tasselli di un disegno unitario che cerco di tradurre nel tempo attraverso una progettualità pastorale attenta non solo alle emergenze intra-ecclesiali, ma anche alle grandi istanze del mondo moderno”.


Incontro con il giornalista e scrittore  Paolo Brogi
Tra gli Incontri con l'autore organizzati dall'assessorato alla Cultura del Comune di Petrosino. Dopo il libro di Monsignore Domenico Mogavero "La chiesa che non tace", al Centro Polivalente di Petrosino, è stata la volta di Paolo Brogi, giornalista che ha lavorato al Corriere della Sera, l'Europeo e Reporter.

Il suo libro ''Uomini e donne del Sud'' è un racconto di storie e frammenti di vite vissute. Un libro reportage sul Mezzogiorno, un viaggio nel profondo, sconcertante, eccitante Sud. Un'occasione per riscoprire talenti e personalità del nostro territorio, uomini e donne che fanno ben sperare in un futuro certamente migliore. Un libro che inizia con la narrazione dei soliti e triti luoghi comuni sull'arretratezza del Sud per giungere ad una elencazione di ritratti di vite straordinarie e dell'orgoglio meridionale, come recita il sottotitolo.

Nuovi stimoli e nuovi spunti di riflessione sulla questione meridionale in un contesto più articolato e più complesso di una nuova realtà di cittadinanza globale. Insieme a Paolo Brogi presenterà il libro il giornalista Rino Giacalone.

Lunedì  a Petrosino la presentazione del libro di poesie “Il deserto di Uség” di Arnaldo Ederle
 
Lunedì 7 aprile 2014, alle ore 18.00, al Centro Polivalente di Petrosino, è presentato il libro di poesie “Il deserto di Uség” di Arnaldo Éderle, con la prefazione di Gianmario Lucini.  Al dibattito saranno presenti il Sindaco Gaspare Giacalone, l’Assessore alla Cultura Katia Zichittella, il poeta ed editore Gianmario Lucini, il pittore Giacomo Cuttone (l’autore delle chine) e il Preside Antonino Contiliano, coordinatore dell’iniziativa, che precederà la discussione con un breve intervento tematico sulle linee essenziali e poetiche dell’opera. “Il deserto di Uség” è un’opera artistico-letteraria che intreccia poesia e arte (chine in bianco e nero). Già presentata a Verona, mette a fuoco il tema del bene/male e sembra, come scrive Lucini, alludere e riferirsi «ai passi evangelici delle tentazioni di Gesù nel deserto. Gesù (Uség ne è l’anagramma), il Satana (Anatas) e la Maria (Airam) sono, infatti, personaggi paradigmatici. Uség incarna la conoscenza intellettuale del mondo, la poesia, la cultura, Anatas è invece l’opposto ossia il vizio, l’apatia che esplode nel disordine iperattivo ma distruttivo, e Airam, la calma, la sicurezza, la riflessione, il punto fermo della prudenza». 
Oggi nessun tema è alieno alla poesia e all’arte, e il tema bene/male è alla ribalta da molti anni sulla scena politica e culturale contemporanea. Sul piano della stessa riflessione filosofica e teorica, per uscire dal vago, due nomi (ma non sono i soli): Alain Badiou (L’etica. Saggio sulla coscienza del Male; Metapolitica); il “katechon” di Massimo Cacciari (Il potere che frena).