Comune di Petrosino


 


Mercoledì 1 maggio - La Giovaninfesta è una giornata in cui centinaia di giovani della Diocesi si ritrovano per confrontarsi, pregare, gioire, fare festa, ascoltare musica dal vivo e stare bene insieme. E' aperta a tutti i giovani tra i 14 e i 32 anni che vogliono fare un'esperienza di apertura agli altri e di incontro con il Signore.

L'XI edizione della Giovaninfesta si è svolta a Petrosino, mercoledì 1 maggio, con diversi ospiti: Chiara Amirante, don Davide Banzato e tanti altri.

Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino: "Sono molto felice ed onorato di aver ospitato a Petrosino "Giovaninfesta 2013". Una grande occasione di crescita e di scambio culturale e sociale tra i giovani, un grande momento di condivisione della fede e di accoglienza per i concittadini che si ritroveranno immersi in questa festa dello spirito. Sarà una bellissima esperienza per Petrosino".

Ogni anno la Giovaninfesta si vive in una città diversa, nel 2012 a Santa Ninfa. Mille giovani provenienti da tutta la Diocesi di Mazara del Vallo, duemila panini, trecento chili di salsiccia arrostita, ottocento banane: sono questi alcuni numeri della decima edizione della Giovaninfesta dello scorso anno, l'iniziativa del Servizio di pastorale giovanile che si è tenuta a Santa Ninfa, nella Valle del Belice. Sono arrivati in piazza Libertà i giovani coi pullman provenienti da tutti i tredici paesi della Diocesi, compresa una rappresentanza di 40 fedeli arrivati in nave da Pantelleria. Dopo l'accoglienza, il saluto del sindaco e un momento di preghiera col Vescovo monsignor Domenico Mogavero. Per gli incontri-testimonianze si sono gremiti la chiesa madre (dove ha parlato ai giovani la ballerina disabile Simona Atzori), la chiesa Cristo Risorto (con don Vinicio Albanese e Maurizio Artale del centro “Padre Nostro” di Palermo), l’aula consiliare (con Giancarlo Cursi) e il centro sociale (dove hanno parlato il giudice Caterina Greco e la missionaria comboniana Elisa Kidanè. A concludere la decima edizione di Giovaninfesta è arrivato il comico siciliano Sasà Salvaggio con le sue gags.

Il Vescovo Mogavero: "Le nostre opere devono parlare più di ogni altra parola perché le parole non hanno mai cambiato il mondo, le idee e le azioni si. E le nostre opere oggi, soprattutto in questo momento di crisi, devono essere l'accoglienza, l'apertura, la solidarietà, l'unità. Noi cattolici dobbiamo dare un apporto serio e concreto a questo mondo che attende speranza".