Comune di Petrosino

Diga Trinitā, confronto in aula consiliare con gli agricoltori del territorio. Il sindaco Anastasi:"Terremo un faro acceso sulla questione"

Pubblicata il 25/03/2023

Si è svolta ieri, in aula consiliare, un’assemblea pubblica promossa dalla CIA, tramite il referente locale Enzo Maggio, per un confronto con gli agricoltori del territorio, fortemente preoccupati per la mancanza di soluzioni condivise e immediate relative alla questione della diga Trinità che mette a repentaglio, per un altro anno, l’irrigazione di migliaia di ettari di vigneti.
Presenti, insieme al sindaco Giacomo Anastasi e all’assessora Caterina Marino, il dirigente CIA per la Sicilia Occidentale Camillo Pugliesi, che ha informato gli agricoltori sugli ultimi sviluppi della questione e su cosa si sta provando a fare per salvare la stagione irrigua.
Sono poi intervenuti anche il presidente delle Cantine Europa Nicola Vinci e il direttore provinciale della Protezione civile Antonio Parrinello, oltre agli agricoltori stessi, che hanno dato testimonianza diretta delle difficoltà che stanno affrontando.
«La mia amministrazione farà tutto il possibile per fare pressione e per tenere un faro acceso sulla diga Trinità – dichiara il sindaco Anastasi – Le croniche criticità della diga sono un esempio lampante della crisi e della incapacità di un intero sistema di governo. Incontri come quello di ieri sera vogliono contribuire a creare uno spazio di confronto e di azione per un comparto da troppo tempo abbandonato a se stesso. Il nostro territorio riparte solo se riusciamo a far ripartire l'agricoltura. Faremo di tutto per contribuire a rafforzare la voce degli agricoltori, per costruire alleanze e trovare risposte concrete che vadano oltre l’emergenza, per ridare dignità e speranza ad un mondo agricolo sempre più disperato e disprezzato».
«Crediamo che le criticità intorno alla questione irrigua e, più in generale, al settore vitivinicolo siano molteplici – aggiunge l’assessora Marino – E spesso si ha la sensazione che la situazione sia grave, ma non seria. Proprio per questo, per ritornare ad occuparcene con l’assoluta serietà e lungimiranza di cui il comparto ha bisogno, il dialogo con gli agricoltori e le associazioni di categoria è fondamentale. Solo così si possono dare, alla politica e a chi di dovere, gli strumenti per cercare le soluzioni più adatte a risolvere i problemi di un settore che, per riverbero, si allargano a tutto il nostro tessuto socio-economico».

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