Diga Trinità, incrementata la quota autorizzata per l’estate. Anastasi-Marino:«Restiamo vigili. Vanno assicurati i lavori di ripristino dell’efficienza della diga»
Pubblicata il 24/04/2023
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, accogliendo le sollecitazioni provenienti sia dalla Prefettura di Trapani che dell’assessorato regionale dell’Energia, ha dato riscontro positivo all’istanza del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, nella qualità di gestore della diga Trinità, di incrementare la quota autorizzata a 63,70 m s.m., limitatamente al prossimo periodo estivo.
«Quest’anno si può avere un cauto ottimismo parlando della stagione irrigua - dichiarano il sindaco Giacomo Anastasi e l’assessora Caterina Marino - La concessione dell’aumento della quota di invaso, da 62 m a 63,7 m s.l.m. durante il periodo aprile-agosto, permetterà di recuperare quei 4-5 milioni di metri cubi d’acqua necessari a garantire agli agricoltori di irrigare i loro terreni. Tuttavia questa soluzione (temporanea), a cui si è arrivati grazie all’insistenza e all’impegno dei gruppi spontanei e delle associazioni di categoria, non può lasciarci interamente soddisfatti. Lo stato di costante emergenza presente già da molti anni, esasperato negli ultimi due, deriva dall’assenza di manutenzione ordinaria, oltre che dalla vetustà dell’infrastruttura. È quindi necessario - aggiungono Anastasi e Marino - rimanere vigili e continuare a chiedere con forza che vengano assicurati i lavori di ripristino dell’efficienza della diga, così da evitare di doverci accontentare di un palliativo, seppur necessario, innalzamento delle paratie alla vigilia della stagione irrigua».
«Quest’anno si può avere un cauto ottimismo parlando della stagione irrigua - dichiarano il sindaco Giacomo Anastasi e l’assessora Caterina Marino - La concessione dell’aumento della quota di invaso, da 62 m a 63,7 m s.l.m. durante il periodo aprile-agosto, permetterà di recuperare quei 4-5 milioni di metri cubi d’acqua necessari a garantire agli agricoltori di irrigare i loro terreni. Tuttavia questa soluzione (temporanea), a cui si è arrivati grazie all’insistenza e all’impegno dei gruppi spontanei e delle associazioni di categoria, non può lasciarci interamente soddisfatti. Lo stato di costante emergenza presente già da molti anni, esasperato negli ultimi due, deriva dall’assenza di manutenzione ordinaria, oltre che dalla vetustà dell’infrastruttura. È quindi necessario - aggiungono Anastasi e Marino - rimanere vigili e continuare a chiedere con forza che vengano assicurati i lavori di ripristino dell’efficienza della diga, così da evitare di doverci accontentare di un palliativo, seppur necessario, innalzamento delle paratie alla vigilia della stagione irrigua».
