Comune di Petrosino

4 Novembre, Petrosino commemora i caduti di tutte le guerre. Il sindaco Anastasi ringrazia le Forze Armate e ricorda l'art. 11 della Costituzione

Pubblicata il 04/11/2022

Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate: Petrosino commemora i caduti di tutte le guerre con la deposizione di una corona nel piazzale antistante il cimitero e con la celebrazione della Santa Messa officiata da don Carmelo Caccamo.
Presenti il sindaco Giacomo Anastasi, la vicesindaca Concetta Vallone, l'assessore Franco Pellegrino e la consigliera comunale Francesca Marino. Ad accompagnare il momento della deposizione, le note suonate dagli studenti dell'Istituto comprensivo "Gesualdo Nosengo".
«In giornate come questa è dovere di chi ricopre cariche pubbliche aiutare a coltivare la memoria e scongiurare che queste occasioni siano solo un esercizio di retorica - dichiara il sindaco Anastasi - Il 4 Novembre ha dentro tante cose. È la Festa dell'Unità Nazionale, la Giornata delle Forze Armate e si celebrano i caduti di tutte le guerre. Il mio ringraziamento va a tutte le forze di polizia e di difesa impegnate quotidianamente in Italia e all'estero, nei tanti luoghi di guerra, per proteggere le nostre comunità. A loro va il nostro ringraziamento e l'augurio di essere sempre operatori di pace. Ma il pensiero, oggi, va soprattutto ai caduti di tutte le guerre. Ai tanti giovani che hanno perso la vita per guerre volute da altri. Ai morti, ai mutilati, ai dispersi e ai loro cari va il mio pensiero. Questa giornata, oggi più che mai, con una guerra che brucia vite alle porte dell'Europa e rischia di portarci dentro un disastro nucleare, ha senso solo se porta l'impegno a dire no a ogni conflitto. Nel ringraziare tutte le Forze Armate non posso fare a meno di ricordare laicamente la nostra amata Costituzione e quell'articolo che recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Viva l'Italia libera, democratica e solidale. Viva l'Italia dei costruttori di pace».

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